logo

home chi siamo statuto contatti sezione donne

#PFC. Fine di una dipendenza:
conversazione sui problemi ambientali connessi all’uso della plastica monouso
Terrazza dell'Alhambra - 20 giugno 2019

Plastic free challenge

Il 20 giugno 2019, sulla Terrazza dell’Alhambra (Piazza Mokarta) la rassegna estiva promossa dall’Istituto Euroarabo di Mazara del Vallo, con il patrocinio dell’Amministrazione civica e in collaborazione con Alchimie, gli Amici della Musica e l'Associazione Strada del vino e dei sapori si è aperta con una conversazione sui problemi ambientali connessi all’uso della plastica monouso. A cura dell’Associazione Alchimie la presidente Giuseppa Ripa ha discusso, anche con l’ausilio di video e filmati, sui metodi di produzione di materiali alternativi e sulla necessità di contrastare gli sprechi e di introdurre piccole ma significative modifiche nelle abitudini quotidiane.

Ecco una sinossi dell'intervento di Giuseppa Ripa.

#PLASTIC FREE CHALLENGE

Dallo Statuto dell'Associazione Alchimie: Contribuire alla realizzazione di una società eco-compatibile che faccia della difesa e della salvaguardia dell'ambiente (omissis) un principio fondamentale del proprio modello di sviluppo attraverso attività ed eventi culturali di sensibilizzazione e partecipazione.

Oggigiorno siamo bombardati da informazioni riguardanti la tutela dell’ambiente e il grave problema della plastica (i social, la TV ci inondano di informazioni sul problema dell’inquinamento dei mari e degli oceani, del danno causato alla nostra salute dalle microplastiche che sapete creano delle interferenze ormonali con gravi rischi per la nostra salute…)

L’eccesso di informazioni (information overload) genera POVERTA’ di ATTENZIONE, una sorta di APATIA, di assuefazione al problema.

Uno per tutti questo esempio sconvolgente, come i tanti che ormai vediamo quotidianamente sui media.

Video OHGA (Origine del nome. Come viene spiegato sul sito www.ohga.it , nel 1951 un botanico giapponese trovò alcuni semi sotto uno spesso  strato di torba formatosi in oltre 2000 anni. Da uno di questi  nacque quello che è stato definito  il “fiore più antico del mondo”, un loto che ha preso il nome del suo scopritore: Ichiro Ohga) 

https://youtu.be/-cunNAIl3Zk

Ma noi dobbiamo vigilare, non farci sopraffare e usare il nostro senso critico e la ragione.

L’INFORMAZIONE rielaborata dal nostro senso critico diventa CONOSCENZA.

LA CONOSCENZA CREA LA COSCIENZA.

Anche l’arte si schiera contro i problemi legati all’eccessiva presenza della plastica nell’ambiente.

Ecco tre esempi, giusto per riflettere insieme:

1. Clicca per guardare questa immagine: "Non mi abbandonare"
2. Clicca per guardare questa seconda immagine: l'uomo pesce che mangia la plastica. Una struttura per le spiagge.

3. IL TERZO PARADISO di Michelangelo Pistoletto, opera partecipata con 900 realizzazioni in tutto il mondo, che è stata realizzata anche a Catania.

http://www.nationalgeographic.it/wallpaper/2019/06/10/foto/michelangelo_pistoletto_il_terzo_paradiso_arte_catania-4441081/1/?refresh_ce

Per la prima volta è stata interamente realizzata con plastiche recuperate in mare dagli stessi cittadini del catanese ed è rimasta in esposizione fino al 15 luglio 2019, a testimoniare con la sua presenza l’impegno che deve assumersi l’uomo per combattere l’inquinamento e vivere in maniera armoniosa col pianeta.

La sostenibilità ambientale si attua con il simbolo del Terzo Paradiso che descriviamo con le parole dell’artista Michelangelo Pistoletto: 

“Il Primo Paradiso è quello naturale, mentre il Secondo Paradiso, quello artificiale, è opera dell’uomo. Questo artificio, attraverso la prospettiva rinascimentale fino a oggi, ha portato allo sviluppo scientifico, ma anche allo sfruttamento della natura e al consumismo che ne è derivato, degradando e distruggendo questa natura. Adesso è arrivato il momento che la scienza si assuma la responsabilità di un progresso che ci riporti alla natura, in un nuovo equilibrio che possa determinare il terzo stadio necessario dell’umanità, cioè il Terzo Paradiso”.

Proprio per raggiungere questo equilibrio che ci riporti alla natura e possa determinare il Terzo Paradiso, vogliamo invitarvi a sposare con noi la campagna Plastic Free Challenge -#PFC

MESSAGGIO: evitare l’uso delle plastiche monouso.

Vogliamo coinvolgervi attivamente in questo obiettivo

Convincervi della bontà della campagna

e

Invitarvi ad abbracciare la causa e a fare da portavoce

Invitarvi soprattutto ad un consumo critico.

Per consumo critico, o consapevole (in opposizione ideale al consumo compulsivo), si intende la pratica di organizzare le proprie abitudini di acquisto e di consumo in modo da accordare la propria preferenza ai prodotti che posseggono determinati requisiti di qualità differenti da quelli comunemente riconosciuti dal consumatore medio. (https://it.wikipedia.org/wiki/Consumo_critico )

In particolare il consumatore critico riconoscerà come componenti essenziali della qualità di un prodotto alcune caratteristiche delle sue modalità di produzione, ad esempio la sostenibilità ambientale del processo produttivo, l'eticità del trattamento accordato ai lavoratori…

La nostra posizione di consumatori presuppone il diritto di poter scegliere tra diversi prodotti nonché la conoscenza di tutte le informazioni necessarie a compiere una scelta consapevole.

___________________________________

Non possiamo cambiare il mondo, ma possiamo cambiare noi stessi

E poichè

l’informazione crea la coscienza

informiamoci, prendiamo consapevolezza,  promuoviamo soluzioni e invitiamo gli altri a prendere consapevolezza.

Diventiamo testimoni attivi della campagna #PFC  per porre fine almeno ad una dipendenza: quella da plastiche monouso.

Dipendenza creata dal consumismo e che non ha ragione di esistere.

Pensiamo, un esempio per tutti, alla inutile cannuccia, peggio se di plastica.

DOBBIAMO AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA dei disastri che abbiamo creato e delle possibilità che abbiamo per correre ai ripari, se non è troppo tardi.

E quindi correre ai ripari promuovendo soluzioni

Essere esempio noi stessi, esempio di corretti comportamenti.

Non è difficile.

Anzi, è più semplice di quanto non si pensi e dai suggerimenti che vi diamo vedrete che è davvero molto semplice.

Conoscete la regola delle 4R, vero?

RIDURRE – RIUTILIZZARE – RICICLARE – RECUPERARE

MA IO NE AGGIUNGEREI TANTE ALTRE R:

RIFIUTARE IL MONOUSO,

RESPINGERE I COMPORTAMENTI ERRATI,

RINUNCIARE AD ABITUDINI SBAGLIATE,

RIFIUTARSI DI ESSERE PARTE DEL PROBLEMA, quindi assumere consapevolezza, assumere comportamenti corretti.

E POI TANTE ALTRE ANCORA:

RIAPPROPRIARSI DELLA CAPACITA’ DI DISCERNERE CIO’ CHE È CORRETTO DA CIO’ CHE È SBAGLIATO

RAFFORZARE in noi l’idea che possiamo farcela,

RAGIONARE – quindi essere critici sui problemi ambientali

RACCOGLIERE l’invito ad usare soluzioni alternative alla plastica monouso

RAVVIVARE – RISVEGLIARE il nostro amore per la natura e per l’ambiente (abbiamo scordato le belle spiagge pulite dei nostri genitori e stiamo consegnando alle nuove generazioni spiagge piene di rifiuti)

(Sir Baden Powell raccomandava ai suoi scout: Cercate di lasciare questo mondo un po' migliore di come l'avete trovato).

Quindi

RIACCENDERE  L’ENTUSIASMO degli anni giovanili e prendersi di nuovo cura dell’ambiente. Non attendere che lo facciano gli altri. Facciamolo. E basta.

NON POSSIAMO CAMBIARE IL MONDO. MA POSSIAMO CAMBIARE NOI STESSI.

Abbandonare comportamenti errati e assumere comportamenti corretti.

REAGIRE e RECUPERARE  il nostro senso critico, e guardandoci attorno cerchiamo di correre ai ripari  

MA SOPRATTUTTO:

RINSANIRE (ritornare sano di mente)

RINSAVIRE (riacquistare la ragione)

RESETTARE – come un computer, uno smartphone.

Resettiamo il nostro cervello e cancelliamo tutti i comportamenti sbagliati e

RIPRISTINIAMO solo quelli corretti e cerchiamo di essere pronti ad

ACCOGLIERE ALTERNATIVE ECO-FRIENDLY (sacca del vino, vetro, clip per calice, bicchiere richiudibile, no cannucce ecc.).

Per fortuna in nostro aiuto sono arrivate le BIO-PLASTICHE

Ecco due video che vi mostrano come è facile produrre bioplastiche.

I video sono stati realizzati presso l’Istituto di Istruzione Superiore “R. D’Altavilla” grazie alla collaborazione del prof. Maurizio Sferlazzo.

Qui il link al video sulla bioplastica prodotta utilizzando farina di mais e glicerina:

https://youtu.be/mX7anNSy7pY

Qui il video sulla bioplastica prodotta utilizzando finocchio e siero del latte:

https://youtu.be/M_lx4KLcyYY

Con la collaborazione del prof. M. Sferlazzo, abbiamo realizzato anche un video sulla produzione di plastica, partendo da prodotti facilmente reperibili.

LE PLASTICHE

https://youtu.be/qpKdV75XKy4

Concludiamo con un video che ha lo scopo di sensibilizzare verso la protezione dell’ambiente, voltando le spalle alla plastica monouso e cercando di assumere comportamenti corretti per proteggere l’ambiente. Vengono forniti esempi e viene indicata la strada perchè con piccoli gesti quotidiani si possa dare una mano di aiuto alla Terra.

Spot 3 - Fine di una dipendenza: https://youtu.be/WUzhfE8lPO4

Non mi abbandonare

pesce mangia plastica

mmmTORNA SU