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INVITO ALL'ASCOLTO
(a cura di Vita Maria Russo)
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Notizie biobibliografiche di Vita Maria Russo

 

Nata a Mazara del Vallo (Trapani), si laurea in Musicologia nel 1996 con il massimo dei voti presso l'Università degli Studi di Pavia (Scuola di Paleografia e Filologia Musicale - sede di Cremona). Frequenta corsi di Direzione Corale, collabora con l'Associazione Amici della Musica di Mazara del Vallo e con alcuni periodici. Nel 1998 ha pubblicato il volume Il Teatro Garibaldi: cento anni di spettacolo a Trapani e nel 2001 il volume Il Teatro Garibaldi di Mazara del Vallo – cultura e società dei tempi andati. Prevista la pubblicazione di altri lavori su musicisti del trapanese. Attualmente dirige la Corale Polifonica “S. Vito” di Mazara del Vallo e cura la presentazione di pubblici concerti. 
È docente di Lettere presso la Scuola Media “G. Boscarino” di Mazara del Vallo.

6 giugno 2012
Ryuichi Sakamoto - "Merry Christmas Mr. Lawrence"

Era il 1983 quando Ryuichi Sakamoto, compositore e attore giapponese compose “Merry Christmas Mr. Lawrence” meglio conosciuto al mondo come il brano rappresentativo della colonna sonora del film "Furyo".

Il brano, al primo ascolto, sembra contenere in sé le caratteristiche della musicalità tipica della cultura giapponese poiché il sistema musicale nipponico si fonda su quattro tetracordi di base detti minyō, miyako, ritsu e ryūkyu ed ognuno è contenuto nell’ambito di una quarta giusta all’interno del quale si trovano uno o più differenti suoni intermedi. Ma il brano, in realtà, ben si struttura all’interno delle regole dell’armonia tonale. Esso inizia con una costruzione melodica nell’estensione di una quarta giusta (2 toni interi e un semitono diatonico) ovvero MI5-LA5; la linea melodica che si sviluppa attorno a questo intervallo di note, estesa per 16 battute, impianta l’introduzione al tema. A partire dalla battuta 17, l’Andante, che costituisce il tema, viene anch’esso costruito con una melodia che si articola, in gran parte,  in un intervallo di quarta giusta. Il tema viene esposto più volte nei diversi registri sonori che tendono sempre verso altezze diverse crescenti. Il tema si sviluppa poi con una piccola struttura armonica che si snoda sempre nell’estensione di poche note ravvicinate per poi riprendere la raffinatezza della linea melodica antecedente. A seguire la struttura armonica si rafforza e sostiene la melodia fino alla fine quando i suoni divengono quasi rarefatti e la melodia si arresta su un accordo finale nei registri più alti che non rende però il senso della conclusione.

La composizione ben si colloca in quel quadro storico che interessa la cultura musicale giapponese al suo incontro con la musica occidentale. E nella fusione fra la musica tradizionale nipponica e la musica occidentale, iniziata a partire dal 1868 grazie all’intensificarsi dei rapporti commerciali fra l’Oriente e l’Occidente, giunge a noi una produzione musicale che sa fondere l’uso di temi popolari, di cellule melodiche e ritmiche tratte dal retroterra culturale del Sol Levante in modo così caratteristico e altrettanto quasi sconosciuto al mondo occidentale da rendere riconoscibile il Paese d’origine dell’autore. Un brano raffinato che sembra annullare il tempo storico che strappa l’ascoltatore dal suo continuo divenire e lo colloca in una dimensione temporale di assoluto, di un tempo eterno che mai diviene.
(Vita Maria Russo)

 
5 aprile 2013
IGOR STRAVINSKJI - SYMPHONY OF PSALMS (3rd mvmt)
 
http://youtu.be/agTZg68fYrU

Non fu un grande pianista come avrebbe voluto poiché i suoi genitori desideravano un uomo di legge ma, durante le prove parigine de L’uccello di fuoco, Djaghilev, mitico impresario e direttore artistico del Balletto Russo, disse alla ballerina Tamara Karsavina: “Guardalo bene, è un uomo che sta per diventare famoso”.
Nel 1930, fra i vari lavori che la Boston Simphony Orchestra gli commissionò per il 50° anniversario della nascita della stessa, val la pena provare ad ascoltare la “Sinfonia dei salmi”. Fu uno dei lavori più grandi scritto “per la gloria di Dio”, così ebbe a dire, e dedicato proprio alla Boston Simphony Orchestra.
La scelta degli strumenti fu inconsueta: in partitura non si riscontrano né clarinetti, né violini, né viole. Oltre i legni e gli ottoni, la partitura prevede due pianoforti, un’arpa, timpani, gran cassa e fra gli archi quelli dal timbro più grave (violoncelli e contrabbassi). L’ascolto proposto è il terzo movimento dei tre che vengono eseguiti senza interruzione. È il Salmo CL della Vulgata che inizia con il solenne Alleluia che lo introduce. Nell’idea stravinskjiana una sinfonia avrebbe dovuto contemplare un sontuoso dispiego contrappuntistico ma ciò avrebbe richiesto un ampliamento dell’organico strumentale. Per rispondere a tale esigenza, la sinfonia si impiantò su un complesso strumentale e uno corale ma mantenendo pari dignità dei due complessi senza permettere che l’uno divenisse rilevante più dell’altro. Il coro si muove su una melodia modale mentre l’orchestra si contrappone con un’armonia costruita su un pedale di Do maggiore ovvero, tentando di semplificare il concetto per i non addetti ai lavori, affidando alla nota DO la “base” portante dell’armonia.
È facile percepire l’ingresso dei contralti sul Laudate e la potenza musicale sembra crescere costantemente supportata dall’uso di molteplici modulazioni. Da qui poi un subito piano e un cantabile fino allo svilupparsi di un “ostinato” di quattro note eseguito dai timbri più bassi. Il movimento si conclude in Mib maggiore ma su una cadenza di DO che sembra richiamare l’Alleluia iniziale. Stravinskij per tutta la vita riuscì a non ripetersi mai. Un saggio di grandezza musicale con cui è stato ed è difficile confrontarsi.
(Vitamaria Russo)
 

TESTO

Alleluia
Laudate Dominum in sanctis eius
Laudate eum in firmamento virtutis eius
Laudate eum in potentatibus eius
Laudate eum secundum multitudinem magnitudinis eius
Laudate eum in sono tubae
Laudate eum in psalterio et cithara.
Laudate eum in tympano et choro
Laudate eum in cordis et organo.
Laudate eum in cymbalis bene sonantibus
Laudate eum in cymbalis iubilationis omnis spiritus laudet Dominum.
Alleluia