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Una voce per l'inerte pagina
(di Giuseppa Ripa)

L'Associazione Alchimie e l’Istituto euroarabo si sono fatte promotori presso l’Amministrazione comunale di Mazara del Vallo dell’iniziativa che, nella persona del Primo Cittadino, è stata accolta e fatta propria.

La performance si è svolta presso il Teatro Garibaldi di Mazara del Vallo il 17 dicembre 2011.

“Una voce per l’inerte pagina” è una drammatizzazione di alcuni episodi tratti dal romanzo “Il tesoro di Re Ruggero” - Una storia siciliana. La drammatizzazione è stata a cura della Associazione TE.M.A. Il romanzo è un lavoro di Mariano Lanza che descrive gli eventi tragici legati alla caduta della dinastia normanna in Sicilia sostituita dalla casa degli Hohenstaufen.

Tre date fondamentali fanno da background e da cornice all’azione:
1061 primo tentativo di conquista della Sicilia da parte dei normanni
1072 conquista normanna di Palermo e conquista di Mazara sotto Ruggero I Gran Conte d’Altavilla che sconfigge il condottiero Mokarta
1194 fine della dominazione Normanna. Enrico VI Hohenstaufen viene incoronato re di Sicilia dando inizio alla dominazione sveva.

L’ Associazione TE.M.A. è un gruppo amatoriale. Una compagnia che si occupa di musica, teatro, arte in genere ed ha sede a Monreale. Nasce 3 anni fa dalla fusione di due gruppi teatrali che operavano nel territorio da circa 35 anni. I generi teatrali di cui si occupa sono diversi e spaziano dal teatro dialettale siciliano alle commedie musicali. In questa rappresentazione, gli attori sono diretti dalla regista Anna Leto.

Il romanzo si fa forte di un linguaggio semplice, schietto, immediato, di felice e facile lettura che regala anche momenti di grande narrazione poetica specie nelle descrizioni di una Palermo, già allora culla multietnica, che Mariano Lanza descrive mirabilmente grazie ad un meticoloso lavoro di ricerca.

Mariano Lanza è un abile scrittore che riesce ad intrigare il lettore, pagina dopo pagina, attraverso le emozioni che i fatti narrati suscitano. I fatti nella fiction sono del tutto immaginari ma, per il fatto stesso che si intrecciano con eventi storici conosciuti, sembrano realmente accaduti. E questo è il punto di forza del romanzo. Questo lo rende appetibile; per questo la lettura scorre fluida e avvincente.

Un lavoro che “merita considerazione”, come Pasquale Hamel ha sottolineato nella prefazione al testo. E il libro è reso ancora più prezioso dalla pregevole prefazione di Pasquale Hamel, saggista, scrittore, giornalista, impegnato culturalmente su più fronti.

Mariano Lanza, docente di lingua inglese, ha colto nel segno dell’edutainment, riuscendo ad istruire attraverso l’intrattenimento. Il testo è una risorsa anche per gli studenti perché offre loro, nella sua duplice veste di romanzo storico e saggio storico sulla breve storia dei Normanni in Sicilia, un esempio incisivo dell’edutainment, formula/strategia didattica che a scuola rende più semplice l’apprendimento perché coniuga l’istruzione con l’intrattenimento.

L’incedere della narrativa, l’incalzare degli eventi, la forte caratterizzazione dei personaggi (alcuni inventati, ma la maggior parte realmente esistita) fanno rivivere momenti noti della storia della Sicilia, assopiti e quasi dimenticati. Ma bastano poche pennellate dell’abile Mariano Lanza a far riemergere alla memoria eventi conosciuti che, quando studiati, avevano suscitato sentimenti di triste abbandono e di rinuncia per quella breve dominazione normanna che ha, pur tuttavia, pur nella sua brevità, regalato alla Sicilia ricchezza culturale e monumentale che ancora oggi possiamo ammirare.